Press "Enter" to skip to content

Omertà, odierna colpevolezza sociale

 Un percorso ancora irrisoluto, attraverso il quale la domanda di giustizia da parte di reali abusati, si riversa nell’altrettanta vera indifferenza clericale. Un impunito evolversi dei fatti, brama di verità mai compensata, bensì emessa alla mercé d’un silenzio gerarchico assolto da un peccato imperdonabile. Francesco Zanardi, non demorde, annovera la punibilità che i rei talari dovrebbero ottenere dinnanzi all’ipocrita evangelizzazione, che spesso arbitrariamente diviene occultazione stabile delle proprie impenitenze.

  Pedofilia, religione intangibile d’infami che strumentalizzano le vesti clericali per evitar pene legali e giudiziarie, un doppio danno per le vittime e per l’autentica fede che i cattolici vanno rivolgendo sulle quotidiane panche degli “ Ora pro nobis” inuditi. Nessun confessionale giuridico è allo stato attuale loco di rivalsa sugli abusati, non esiste tutt’ora un diritto capace d’attribuir punibilità concreta ai magnati dell’ignobiltà.Molteplici silenti vittime divengono voce opaca d’uditi che ostentano incomprensione. Parole ignorate, sminuite, denigrate nel margine della sofferenza che solamente la maturità d’un abusato potrebbe comprendere nel suo inguaribile ricordo degli anni che furono e che mai cesseranno d’essere dal momento che la violenza non possiede dimenticanze.

 Epistole indirizzate a porporati, aiuti e sostegni negati, divengono mancanza di cibo morale. Come affrante speranze, le prospettive delle vittime spesso tendono ad affievolirsi, rendendo pungente e contrariata la fiducia verso una comunità religiosa che pecca d’agevolazioni ad assassini morali. Un insegnamento riflessivo, donatoci amaramente, dalle vicende odierne, attraverso le quali, innocenti d’un ieri, divengono maturi attuali con la doverosa pretesa di Verità. Da ciò scaturisce il gesto estremo del digiuno, un gesto non simbolico ma reale, una veritiera risposta all’altrettanta denutrita prassi penale. La lex umana non è e mai sarà uguale per tutti se ancora un semplice abito talare è sufficiente a rendere immuni da colpevolezze documentabili.

 – Il Pellegrinaggio sulla verità è stato un input di riflessione sulla costante irremovibile della mancata giustizia giuridica e penale per le vittime degli abusi. Oltre a ciò quale epilogo ha avuto?

Questo pellegrinaggio, democratico e non violento ha avuto come principale scopo quello di voler incoraggiare le vittime di preti pedofili ad uscire allo scoperto, a diventare da vittime silenziose, dei sopravissuti che possono dar un contributo a se stessi ed alla società per affrontare il dopo abuso. Sempre in modo molto democratico e non violento, abbiamo dimostrato l’immobilità del Vaticano di fronte a questo problema, e la volontà del suo capo Joseph Ratzinger nel non volere intervenire. Un sistema marcio, a partire dalla punta della casta. Dimostrazione palese del fatto che non sia affatto sicura e saggia la scelta di mandare i propri figli nelle parrocchie. Non voglio fare di tutta l’erba un fascio, ma non vi sono dubbi che gli ordini dall’alto sono d’insabbiare, coprire, nascondere e non di denunciare. Di conseguenza, le parrocchie di tutto il mondo sono potenzialmente pericolose per i bambini, indipendentemente dal fatto che i sacerdoti siano pedofili o meno. La cultura del silenzio è attiva più che mai, per questo riteniamo pericolosissimo lasciare i propri figli nelle mani del clero

– Il tuo percorso verso la richiesta d’una udienza con il Pontefice ha palesemente rafforzato le titubanze di tante silenziose vittime che timidamente hanno seguito la tua vicenda. Dal punto di vista effettivo, hai avuto compagni di cammino verso la meta?

Si molti, non so se e quanto coraggio, ho potuto dar loro, ma ho raccolto molto dolore e troppe testimonianze d’indifferenza s’un problema che condanna a vita le vittime. L’indifferenza uccide

 

  –I mass media hanno dato una sufficiente informazione dell’evento o pensi che ci sia stata un’omertà comune che ha approfondito scarsamente il tutto?

Penso che la stampa italiana non abbia brillato molto, tutt’altro o almeno messa a confronto di quella estera, ha dimostrato d’essere molto superficiale e disinformata. Credo che anche per loro, il fatto di ricevere finanziamenti sia un bavaglio grave

  –Non hai titubato nell’appellare alla società le tue intenzioni dinnanzi al procedere con uno sciopero della fame, da te realmente posto in atto. Pensi che sia un segnale efficace ed udibile dall’istituzione temporale?

In Italia non so, certo che è un’ulteriore prova di quanto al Vaticano non interessi affatto il problema dei preti pedofili. Contrariamente alle menzogne che il Papa va raccontando per il mondo, emerge che alla Chiesa interessi solamente il potere ed il denaro. Credo che non esista in essa alcun riferimento a Dio, un ulteriore presa in giro per tutti coloro che continuano a vedere Dio in essa. Un insulto all’Onnipotente, il quale dovrebbe costituirsi parte civile contro il Vaticano. Un affare da milioni di euro e basta, tradendo Dio e la buona fede dei cattolic

 

.

 

Enrica Meloni

Comments are closed.

Mission News Theme by Compete Themes.