L’isola di Formosa godrà dei paesaggi storici italiani.
Wei Wen Chu, una simpatica signora originaria di Taiwan ed appassionata di pittura, presenterà ai suoi conterranei isolani una mostra fotografica (rigorosamente in un artistico bianco e nero) relativa ai più maestosi ed affascinanti manieri del Bel Paese.
Nata a Taiwan nel 1956, dopo un passato da dirigente di banca Wei si è trasferita in Italia, a Terni precisamente, a due passi da quell’ Appennino che ama sin dalla tenera età.
Molti dei dipinti della signora Wen hanno come oggetto le montagne del centro Italia e sono già esposti sull’isola, tra gallerie ed istituti di credito.A Terni Wei vive con l’autore delle fotografie che immortalano la grandi rocche del Medio Evo italiano, Giampiero Zanzotti.
Pilota, paracadutista, professore di scienze matematiche, il prof. Giampiero coltiva da anni un grande amore per il reportage, amore che lo ha condotto in Libia, sulle tracce delle battaglie tra il Regio Esercito e i desert rats di Montgomery; in Corsica e in Islanda, a Taiwan. Scatti rubati anche al piccolo mondo antico dell’Italia, a sorgenti montane, paesaggi innevati, angoli di paradiso dimenticati ma non violati dalla società moderna.
Il professore ha fotografato alcuni tra i più imponenti e maestosi masti della Penisola e li mostrerà ad un estremo oriente sempre più avvinto dalla cultura e dalla storia europeo – mediterranea: se i giapponesi furono i precursori del “matrimonio all’italiana” (a Terni riposano le spoglie di San Valentino), ora anche i cinesi attraversano metà della Terra per raggiungere località del turismo artistico e sacro per convolare a nozze in cattedrali romaniche.
La mostra, che avrà luogo nella seconda metà di luglio, oltre a meravigliare indurrà novelli sposi a raggiungere Umbria, Toscana e Marche per pronunciare il fatidico sì all’ombra di torri ancestrali, vestali di un passato ricco di fascino e mistero.
Anche i cinesi e i taiwanesi (importante, per ragioni politiche, sottolineare la distinzione tra isolani e continentali) potranno sentirsi per un giorno Paolo e Francesca tra gli arazzi, i ponti levatoi e i boschi delle tante ‘Mondavio’ nostrane.
Marco Petrelli
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