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Il cinema senza panettone

Il cinepanettone è in un letto d’ospedale, l’hanno ricoverato dopo aver visto i dati dello scorso Natale. Infatti il 2011 non ha consegnato i soliti dati ai produttori della Filmauro e della Medusa: “Vacanze di Natale a Cortina” e “Finalmente la felicità” non hanno convinto il pubblico,

forse saturato dalle continue commedie del 2011 e dallo schema fisso che sia Pieraccioni che De Sica hanno propinato ancora una volta. Insomma, il cinepanettone non è più un modello da seguire, piuttosto occorre trovare nuove strade.
A vincere la palma di film più visti delle feste 2011 sono stati “Il gatto con gli stivali 3D” e “Sherlock Holmes – Gioco di ombre”, capaci di appassionare per le storie graziose e mozzafiato. Il dato ufficiale però narra di un calo sostanzioso negli incassi rispetto agli scorsi anni, segno che la crisi che ha colpito l’Italia ha convinto tante persone a rinunciare ad una spesa in più. Il passo indietro sarebbe addirittura del 39%, su cui incide la mancanza di un giorno festivo che lo scorso anno cadde il primo di gennaio (era un sabato, a differenza di quest’anno caduto alla domenica).

I critici e i produttori si sono interrogati sul perché della debacle delle commedie pensate per il Natale: sicuramente l’Italia ha cambiato genere. Non riesce più a porsi una via di mezzo, non riesce ad apprezzare la mescolanza tra la volgarità farsesca e la romanticità malinconica. Oggi piacciono le due parti in modo distinto: per questo sbanca al cinema “I soliti idioti”, il ritratto della volgarità portata all’estremo, l’espressione dell’Italia peggiore; e per questo risulta come il film più visto del 2011 “Che bella giornata”, film campione d’incassi, capace di sbaragliare mostri sacri come “Titanic” e “La vita è bella”.

Il pubblico preferisce ridere alla sua maniera, non subire le mode proposte dai produttori. E’ segno di un pubblico consapevole di ciò che gli piace e non di quello che potrebbe piacergli. E’ segno di una Italia che cambia, che preferisce essere meno sempliciotta e volgare. Dopotutto quello de “I soliti idioti” è soltanto un caso raro in un business dove l’indecenza verbale e fisica sono poco tollerate. Si prevede un sequel, e si prevede anche un flop.

Nel 2012, quindi, via libera ai buoni sentimenti e alla risata ragionata. Il primo film ad uscire (il 4 gennaio) è un sequel: “Immaturi – Il viaggio”. Un sequel promosso dal pubblico, visto che il primo film aveva incassato tanto e aveva aperto una breccia anche nei cuori dei critici più severi. Concepito da un regista molto attivo come Paolo Genovese (sua la regia de “La banda dei Babbi Natale”, film vincitore della sfida natalizia nel 2010), propone il classico viaggio post-maturità che ognuno ha compiuto nella sua vita. Solo che i protagonisti hanno 40 anni e sono alle prese con mogli, fidanzate, figli e genitori. Nel cast confermati Raoul Bova, Ricky Memphis, Ambra Angiolini, Luca Bizzarri, Paolo Kessisoglu, Barbora Bobulova e Luisa Ranieri.

Il 20 gennaio tocca ad un altro sequel, “Benvenuti al Nord”. Il primo, “Benvenuti al Sud”, è stato il film italiano più visto nel 2010 e ha conquistato per la capacità di mettere in luce le differenze di una Italia sempre spaccata a metà. Da una parte un milanese e dall’altra un napoletano: vizi e virtù che si scontrano e si integrano, mostrando una paese che, se vuole, può essere realmente unito. Se nel primo film era Claudio Bisio a scendere al sud, questa volta tocca ad Alessandro Siani salire a lavorare al Nord. Ovviamente l’arrivo e l’adattamento sarà traumatico. Con loro confermato il cast del primo film, a cui si aggrega la presenza speciale di Paolo Rossi (il comico, non il calciatore).

Il 10 febbraio torna quello che è ben presto diventato il Re della commedia all’italiana, ovvero Fausto Brizzi. Dalle sceneggiature per i cinepanettoni e dal primo successo (“Notte prima degli esami”) sono passati alcuni anni ed un filone azzeccato che tenta in qualche modo di descrivere l’amore vissuto dagli italiani. Dopo aver tirato fuori ogni stereotipo possibile durante tra il 2010 e il 2011 (“Maschi contro femmine”, “Femmine contro maschi”) prova a mettere in luce il rapporto particolare dell’uomo e della donna di fronte al sesso. Specie se ad impersonare questo duetto sono Fabio De Luigi e Claudia Gerini, con un insolito Filippo Timi nella parte di un pornoattore. Il film si chiama “Com’è bello far l’amore” e sarà rigorosamente in 3D.

Chiude il quartetto il sempre presente Carlo Verdone, che il 24 febbraio esce con la sua nuova commedia intitolata “Posti in piedi in paradiso” dove l’attore romano dividerà la scena con il bravissimo caratterista Marco Giallini e l’attore italiano per eccellenza degli ultimi cinque anni, Pierfrancesco Favino (presente tra gennaio e febbraio con altri due film). I tre saranno degli uomini in difficoltà (economica ed esistenziale) che verranno colpiti nel segno da una affascinante e misteriosa Micaela Ramazzotti. Dopo il mezzo flop di “Io, loro e Lara”, questa è l’occasione giusta per Verdone per rilanciarsi. Le ultime prove infatti sono state parecchio opache, e la mancanza di idee ha lentamente allontanato il pubblico dai suoi film.

Quindi arriva il cinema senza panettone, un modo imminente per riscattare le prove incolori dei nostri film nel periodo natalizio. Fino al prossimo Natale, quando la commedia pulita, romantica e riflessiva invaderà le feste: a Checco Zalone sarà dato il gravoso compito di riassegnare al cinepanettone un ruolo di primo piano.

Simone Spada

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