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Europei basket: vince la Spagna

La Spagna bissa il successo del 2009 e vince gli europei di basket in programma in Lituania. Un risultato scontato, che è apparso ancor più scontato in una finale che aveva detto già tutto alla fine del primo tempo (50-41). La Francia, che pareva convincere i critici e gli esperti come unica rivale,

si è sfaldata davanti ad una armata invincibile, che nelle partite importanti riesce ad esaltare i suoi uomini migliori.Il risultato finale dice 98-85, ma i campioni sono stati avanti anche di venti punti segnalando una superiorità totale. Non basta avere giocatori da NBA, non basta avere un fenomeno che sa portare avanti la sua squadra da solo (Tony Parker). Serve un nucleo che giochi insieme da parecchio tempo, che sia sempre quello nelle vittorie e nelle sconfitte. Che si conosca a tal punto che uno vale l’altro e che i migliori si sappiano esaltare. E’ il caso di Juan Carlos Navarro, MVP della finale con 27 punti, un autentico mostro (in senso positivo) nelle due partite decisive (inclusa la semifinale con la Macedonia). Oppure dei fratelli Gasol, complementari in ogni azione. Pau, il più grande, ha siglato pure dieci stoppate ai francesi. Marc ha piazzato in semifinale, in compagnia di Ibaka, i canestri decisivi per domare la Macedonia.

 La Macedonia è la vera sorpresa di questo europeo. Finisce quarta perdendo la finale per il terzo posto con la Russia, ma corona un torneo esaltante. Partiti come una delle squadre materasso, sono stati letteralmente trascinati da Bo McCalebb, inserito nella cinquina dei migliori giocatori del torneo. E con lui sono usciti fuori personaggi come Antic, Samardziski e i fratelli Stojanovski. La stanchezza li ha domati, ma è certo che sono stati gli unici a far tremare la Spagna fino all’ultimo.

 La Russia è la grande delusa. Arrivata imbattuta in semifinale, ha dovuto inginocchiarsi alla buona verve dei francesi. Non basta Kirilenko a sopportare il peso della squadra, c’è bisogno di più profondità. Ed è la profondità il punto di volta di questo torneo. Non tanto la presenza di più giocatori (ogni squadra ne aveva 12) quanto la qualità degli stessi. In finale sono arrivate le squadre qualitativamente più forti. E ha vinto quella che risultava la migliore. Avere Navarro, i due Gasol, Calderon e Fernandez titolari è il sogno di ogni allenatore. Ma avere anche Rubio, Ibaka, Reyes, Sada e San Emeterio in panchina è un ulteriore sogno. Una squadra fortissima, che il prossimo anno se la giocherà con l’Argentina per contrastare gli americani e puntare all’oro olimpico.

 Spagna e Francia vanno direttamente alle Olimpiadi grazie alla presenza in finale. Russia, Macedonia, Lituania e Grecia vanno al torneo preolimpico per un ulteriore posto. Fuori, a sorpresa, una Serbia tanto forte quanto fragile, che si è sfaldata di partita in partita sia fisicamente (tanti infortuni) sia mentalmente (la sconfitta all’ultimo secondo con la Francia nella prima fase del torneo li ha impauriti). Per l’Italia invece arriveranno le qualificazioni all’edizione del 2013, con la speranza di essere inseriti in una fascia agevole per non trovarsi in un girone di ferro.

Simone Spada

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