Le festività natalizie sono alle porte e mentre la gran parte della gente si appresta a completare gli acquisti degli ultimi regali, stando ben attenta a a fare i conti con la crisi e le funeste previsioni che arrivano da Roma, c’è chi deve fare i conti anche con la crisi finanziaria di Abbanoa e soprattutto con le Ditte d’appalto che hanno in gestione il controllo e manutenzione dei depuratori fognari, delle reti e dei sollevamenti.
«Quest’anno sarà un Natale che passeremo in famiglia – ha dichiarato un Lavoratore che ha preferito mantenere l’anonimato – ma questa volta ci sarà poco da stare allegri. Questa volta io, mia moglie e mia figlia di cinque anni, dovremo trasferirci definitivamente a casa dei miei suoceri perché senza stipendio da oltre quattro mesi non posso più pagare l’affitto e presto avrò lo sfratto».
Da oltre quattro mesi oltre 60 Dipendenti della Ditta Opere Pubbliche spa che gestisce gli impianti della provincia di Cagliari e di Carbonia-Iglesias, non percepiscono lo stipendio.
Solo la settimana scorsa, al termine di tutta una serie fitta di incontri tra le Organizzazioni Sindacali, la ditta Opere Pubbliche spa che ha in gestione l’appalto dei lavori, Abbanoa spa gestore del Servizio Idrico Integrato, i Lavoratori si son visti riconosciuto il pagamento della mensilità di agosto 2011, grazie anche alla preziosa intermediazione del dott. Andrea Leo, Vicecapo Gabinetto del Prefetto di Cagliari, dott. Giovanni Balsamo, preoccupato in primo luogo della situazione familiare dei Lavoratori ma anche della delicata situazione igienico sanitaria e di rischio di inquinamento ambientale, che il perdurare del blocco del servizio può causare.
La linea presa dai Lavoratori, però è decisamente dura «e se le cose non dovessero volgere al meglio – ha dichiarato un altro Lavoratore – cioè se l’Azienda Opere Pubbliche spa non dovesse riconoscerci quanto dovuto, ovvero le mensilità di settembre, ottobre, novembre e soprattutto se non ci daranno sufficienti garanzie sulla stabilizzazione del pagamento degli stipendi futuri, non ultima la tredicesima e la paga di dicembre, lo stato di agitazione proseguirà ad oltranza».
Il prossimo pagamento da parte dell’Azienda è previsto per il 15 Dicembre, così ha dichiarato la stessa in un documento inviato agli enti interessati ed alle Organizzazioni Sindacali. Per il prossimo 14 dicembre inoltre sarà “celebrata” l’ennesima Assemblea dei Soci di Abbanoa, ovvero la riunione di Sindaci e Regione che dovranno mettere ordine, nero su bianco, ai conti della Società in crisi finanziaria fin dalla sua fondazione. L’ordine del giorno dell’Assemblea prevede come punto principale l’accettazione delle dimissioni del Consiglio di Amministrazione, che potrebbero anche essere respinte e, la ricapitalizzazione della Società.
Certo è che se la situazione debitoria dovesse permanere quella attuale, senza il mancato intervento della Regione, l’acqua dai nostri rubinetti presto potrebbe trovare difficoltà ad uscire e le reti fognarie ben presto cadrebbero in un degrado irreversibile: uno scenario da terzo mondo.
È drammatico constatare che questo dramma finanziario, Abbanoa lo stia scaricando sulle imprese sempre più indebitate, ma che vantano crediti enormi. È ancora più drammatico e tragico assistere impassibili al fatto che queste difficoltà economiche di un sistema mal concepito le debbano subire i Lavoratori, gli ultimi di una lunga catena di responsabilità.
Da qui la necessità di un urgente interessamento del Presidente Cappellacci e della sua Giunta ma anche di un intervento bipartisan del Consiglio regionale che possa assumere le decisioni gravi ma necessarie, quelle che la situazione richiede, in un quadro di responsabilità istituzionale superiore alla normale dialettica tra le parti politiche.
La segreteria Regionale UGL Chimici Sardegna
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