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Povero Woody Allen: costretto tutti gli anni a sfornare un capolavoro, altrimenti i critici e gli spettatori più esigenti si arrabbiano. E sì che lui, a più riprese, ha spiegato il concetto: “Ragazzi miei, i miei film sono come la vendemmia del contadino. Un'annata può essere buona, un'altra meno”.E credete che questa giustificazione basti per calmare gli animi imbufaliti dei suoi fans? Proprio non riescono a spiegarsi come mai l'autore di gioiellini come Io & Annie e Manhattan sia arrivato a mettere in piedi un film poco ispirato come To Rome with love, attualmente nelle sale. Naturalmente, il fatto che si stia rivelando uno dei più grossi successi commerciali della sua carriera non li rasserena affatto, anzi li fa incavolare ancora di più. Ci dispiace vedere questi fans struggersi nel dolore; ma forse, ragionando un pochino insieme, riusciremo a rimarginare questa inguaribile ferita.
La prima domanda da porsi è: ma è possibile che un uomo che ha superato i 75 anni, a cui da circa 40 anni viene riconosciuta universalmente la patente di genio, non possa permettersi un banale divertissement una volta ogni tanto? To Rome with love è un film leggero, verissimo. Non ci sono …