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EDITORIALI
E il 2012 che verrà
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La società odierna sta affrontando un rapido mutamento dei suoi costumi. Un esempio? I rapporti tra le persone, laddove per rapporto si intende il contatto con l’altro e la condivisione di esperienze e idee.Il modo in cui ci relazioniamo con il...
I padri costituenti avevano in mente un progetto ben preciso per gli studenti italiani. Infatti gli articoli 33 e 34 della Costituzione della Repubblica Italiana regolano i vari ambiti dell'istruzione scolastica, dall'istituzione di scuole da parte di enti e privati all'assegnazione di borse di studio ai “capaci e meritevoli”. Il programma realizzato prevedeva un'istruzione obbligatoria e gratuita per tutti, l'insegnamento libero dell'arte e della scienza,
un trattamento degli studenti delle scuole private uguale a quello degli studenti delle scuole pubbliche; prevedeva insomma un cammino formativo costruito all'insegna della promozione dell'uguaglianza e della meritocrazia.
Ma come ogni buon progetto realizzato in circostanze poco favorevoli, anche quello dei padri costituenti non è andato a buon fine.
Basta accedere al sito ScuolaZoo o fare una chiacchierata con uno studente per capire che purtroppo la realtà è ben diversa da quella prospettata dagli articoli 33 e 34 della Costituzione. Professori totalmente incapaci di trasmettere ai loro alunni la conoscenza, “studenti” o presunti tali che passano le ore di lezione a fumare nel cortile o ad ascoltare musica, interrogazioni fasulle, scuole che stanno per cadere a pezzi.
Il confronto con l'Europa non può far altro che spaventare: secondo un'indagine OCSE del 2006 i diplomati sono il 57% dei giovani, contro l' 85% della Germania, il 78% della Francia e il 68% della Gran Bretagna.
Probabilmente i sopra citati articoli non sono stati letti con attenzione dai ragazzi che frequentano le scuole paritarie e che si vantano compiaciuti del fatto che ottengono buoni voti a scuola senza muovere un dito.
La probabilità ancora più alta è che questi ragazzi non abbiano mai tenuto in mano una Costituzione. Dovrebbero insegnarglielo i professori, a credere nelle parole scritte in quegli articoli. Il problema sorge quando i suddetti professori vendono i trenta e lode o promettono promozioni in cambio di favori sessuali.
Anche i professori delle scuole superiori che si assentano di continuo o che non svolgono i loro programmi d'insegnamento come dovrebbero probabilmente hanno frainteso le parole dei padri costituenti. Leggere un libro di testo agli alunni non basta. I giovani hanno bisogno di esempi validi.